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Le manifestazioni riguardanti il clima e la meteorologia sono state sempre fonte di curiosità e interesse per le società e le comunità di ogni tempo e luogo. I fenomeni naturali legati ai moti dell'atmosfera, infatti, hanno sempre accompagnato e condizionato l'esistenza, le attività e la stessa cultura dei popoli della Terra, i quali si sono variamente rivolti a tali fenomeni mediante l'arte del mito, del culto, della magia e della riflessione scientifica. Questo saggio intende presentare analiticamente le teorie compiute in questo campo del sapere da uno dei "fratelli minori" della famiglia dei cosiddetti rivoluzionari scientifici del XVII secolo, come il religioso carmelitano Paolo Antonio Foscarini. Il priore calabrese, infatti, può essere considerato uno dei principali fautori di una meteorologia scevra dai fronzoli della superstizione e delle credenze astratte ricondotta ai canoni rigorosi della filosofia naturale e regolata dalla rigida guida dell'osservazione empirica.